Via libera da parte della Commissione Europea all’utilizzo di dispositivi dotati di connessione ad internet durante il volo. Dimenticate la “modalità aereo” .. o quasi.
Stando alle ultime dichiarazioni, la “modalità aereo” ha i giorni contati durante i viaggi dentro ai confini europei.
Il 24 novembre 2022, infatti, la Commissione Europea ha dato il via libera all’utilizzo dei dispositivi connessi ad internet durante i voli, andando a modificare ed aggiornare la legge del 2008, consentendo ai Paesi europei di assegnare le frequenze di banda 5G ai velivoli fino al 30 giugno 2023.
Nella nota ufficiale rilasciata dalla Commissione Europea “i passeggeri in volo all’interno dell’UE potranno utilizzare lo smartphone al massimo delle proprie potenzialità, comprese le chiamate”, al contrario di quanto accadeva se si procedeva con l’acquisto della connessione wifi direttamente tramite le compagnie aeree le quali proponevano un servizio scarso e a prezzi altissimi.
La possibilità di telefonare in aereo è una novità che, a partire da quest’estate, sarà disponibile su molti voli. Tuttavia, questa innovazione presenta alcuni svantaggi che potrebbero influire sull’esperienza di viaggio dei passeggeri. Di seguito, ve ne elenchiamo alcuni:
Disturbo acustico: Le chiamate telefoniche in aereo possono generare rumore e creare un ambiente rumoroso all’interno della cabina. Ciò potrebbe disturbare i passeggeri che cercano di riposarsi, lavorare o godersi il loro viaggio in tranquillità.
Privacy: Le conversazioni telefoniche degli altri passeggeri potrebbero essere udite da chi si trova nelle vicinanze, compromettendo la privacy di chi parla e di chi ascolta.
Conflitti tra passeggeri: La possibilità di effettuare chiamate in aereo potrebbe causare tensioni tra i passeggeri, soprattutto se alcuni ritengono che le conversazioni al telefono siano fastidiose o inopportune.
Sicurezza: Sebbene gli apparecchi elettronici siano ormai generalmente considerati sicuri durante il volo, l’introduzione delle chiamate telefoniche potrebbe sollevare nuove preoccupazioni riguardanti la sicurezza e l’interferenza con i sistemi di bordo.
Costi aggiuntivi: Effettuare chiamate in volo potrebbe comportare costi aggiuntivi per i passeggeri, a seconda delle tariffe applicate dalle compagnie aeree e dai fornitori di servizi di telefonia mobile.
Qualità delle chiamate: La qualità delle chiamate in aereo potrebbe essere inferiore rispetto a quella a cui siamo abituati a terra, a causa delle limitazioni tecniche e delle possibili interferenze.
Nonostante i mezzi disponessero già delle adeguate tecnologie per viaggiare sicuri anche senza la modalità aereo attiva, ad oggi è sempre stato vietato l’utilizzo di dispositivi elettronici a causa delle possibili interferenze con le strumentazioni di bordo. Possiamo definire questo comportamento tenuto negli anni “un eccesso di prudenza” in particolare durante l’era 3G e 4G, ma lo stesso vale per la rete 5G.
In questo caso lo spettro di larghezza di banda della rete è più simile a quella riservata all’aviazione e la NASA (che in un database registra tutti gli episodi di interferenze in volo legate a passeggeri indisciplinati) ha segnalato un aumento dei casi con l’introduzione della tecnologia più recente.
Facendo riferimento alle indicazioni della società di consulenza danese Strand, è un problema facilmente risolvibile, occorre – e in Europa ci si sta già muovendo per farlo – regolamentare gli altimetri, nonché la strumentazione più vulnerabile a questo tipo di interferenze, e con una spesa sostenibile soprattutto a fronte dell’investimento complessivo di 94 milioni di euro fatto degli operatori per ottenere le frequenze 5G.
Al via i test! Siamo pronti per addentrarci in questa nuova frontiera.
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